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La presente tesi si concentra sulla stimolazione del nervo vago per il trattamento dell’epilessia farmacoresistente, andando ad analizzare i principali trattamenti invasivi e non invasivi sviluppati negli anni. Per epilessia farmacoresistente si intende una condizione neurologica in cui le crisi epilettiche persistono nonostante l’uso di farmaci adeguati, condizionando quindi la qualità di vita di molti pazienti. Per trattare questo problema sono state sviluppate due diverse tipologie di trattamenti: la stimolazione invasiva e quella non invasiva. La prima consiste nell’impiantare chirurgicamente un dispositivo che, rilasciando impulsi elettrici, diminuisce intensità e frequenza delle crisi. La seconda invece si basa sull’utilizzo di dispositivi esterni per modulare l’attività vagale, eliminando quindi la necessità di trattamenti chirurgici. La tesi conclude che, sebbene ciascuna di queste tecnologie presenti sia vantaggi che limitazioni, l’utilizzo di approcci non invasivi potrebbe rappresentare un’importante frontiera nel trattamento di questo disturbo, offrendo nuove speranze per i pazienti che presentano resistenza ai trattamenti convenzionali.
