search
Include:
64 Research products, page 2 of 7

  • Publications
  • Other research products
  • Open Access

10
arrow_drop_down
Relevance
arrow_drop_down
  • Open Access Italian
    Authors: 
    Alessandro Cicolin; Alessandra Giordano;
    Publisher: Journal of Biomedical Practitioners

    Introduzione L’insonnia è il più comune di tutti i disturbi del sonno interessando nel corso della vita più del 40% della popolazione. La prima scelta terapeutica è di tipo non farmacologico ed è costituita dalla terapia cognitivo-comportamentale (TCC). Negli anni, è stata studiata l’efficacia della restrizione del sonno e delle regole di igiene del sonno, considerate sia singolarmente sia come parte di un programma più completo. Obiettivo Valutare e comparare l’efficacia delle tecniche di restrizione del sonno e igiene del sonno nel trattamento dell’insonnia cronica anche in relazione alla qualità di vita. Materiali e metodi L’efficacia terapeutica è stata valutata mediante actigrafia e diario del sonno, la qualità della vita è stata auto-valutata mediante somministrazione del questionario Short Form Health Survey (SF-36). Risultati Venti soggetti hanno completato lo studio. Nel gruppo restrizione di sonno, sono state evidenziate differenze statisticamente significative (p<0.05) rispetto a T0, per quanto riguarda il tempo trascorso a letto (TIB) e la veglia infrasonno (WASO), che diminuiscono, e l’efficienza di sonno (SE), che aumenta. All’SF36, aumenta la percezione di una migliore salute in generale. Nel gruppo trattamento con igiene del sonno non si evidenziano, dopo trattamento, significative variazioni di TST, TIB, WASO e SE rispetto a T0 mentre all’SF-36 aumentano i punteggi alle sotto scale relative al concetto di salute in generale, al funzionamento fisico, al dolore e alla percezione di salute mentale. Discussione Il gruppo restrizione del sonno sembra migliorare maggiormente su parametri oggettivi actigrafici, seppur in presenza di un moderato tasso di drop-out, mentre il gruppo igiene del sonno attraverso alcuni parametri soggettivi relativi alla qualità della vita. Conclusioni Lo studio evidenzia come entrambe le tecniche siano efficaci nel miglioramento del sonno in soggetti insonni, benché su aspetti differenti. Parole chiave Insonnia, igiene del sonno, restrizione del sonno Journal of Biomedical Practitioners, Vol 4 No 1 (2020)

  • Open Access English
    Authors: 
    Casu, Cinzia;
    Publisher: Università degli Studi di Torino

    Il Case Report è una tipologia di articolo usata in differenti campi della medicina per condividere importanti informazioni con l’obbiettivo di migliorare il trattamento dei pazienti. Lo scopo è quello di descrivere un caso clinico trattato in maniera non convenzionale, precedentemente non descritto nella letteratura scientifica internazionale o documentare una condizione o una patologia che differisce da quelle tradizionalmente descritte, presentate come possibili varianti o nuove entità. I Case Report sono stati spesso fonte di ispirazione per studi clinici più ampi o per verificare la validità di un particolare strumento o di un nuovo metodo diagnostico o terapeutico. Molte sindromi sono state scoperte grazie alla pubblicazione di case report, riguardanti pazienti con sintomi e segni atipici. Essenzialmente è suddiviso in: Abstract (o riassunto, massimo 250 parole), Introduzione, Presentazione del caso, Discussione, Bibliografia. La documentazione iconografica è molto importante e deve essere di alta qualità. In questo lavoro si analizzeranno le varie fasi che compongono questa tipologia di articolo, si cercherà di dare indicazioni sulla scelta delle immagini da inserire e su come impostare una ricerca bibliografica efficace. Verrà altresì spiegata la differenza tra Case Report e Clinical Image, quest’ultimo è un articolo più semplice, con una descrizione del caso clinico di una particolare manifestazione di una lesione o una presentazione clinica atipica di una patologia. Journal of Biomedical Practitioners, V. 4 N. 2 (2020)

  • Open Access English
    Authors: 
    Stura, Ilaria; Alemanni, Alessandra; Migliaretti, Giuseppe;
    Publisher: Università degli Studi di Torino

    La Didattica a Distanza (DaD) �� diventata obbligatoria in Italia da marzo 2020, a causa dell���emergenza COVID19. In questo studio desideravamo quindi analizzare gli effetti della DaD sulle carriere accademiche degli studenti, in particolare sulla loro capacit�� di superare gli esami. In questo studio pilota, sono state analizzate le performance degli studenti del corso di Statistica Medica del Corso di Laurea in Infermieristica in tre sedi dell'Universit�� degli Studi di Torino (Cuneo, Aosta e Beinasco) negli Anni Accademici 2019-2020 e 2020-2021. Lo studio si basa su 308 studenti, il 48% dei quali ha frequentato sia le lezioni che gli esami in DaD. L'effetto del DaD sulle prestazioni degli studenti �� stato valutato utilizzando la regressione logistica modelli; i risultati sono mostrati in termini di Odds Ratio (OR) aggiustati per sesso, et�� e sede. I risultati mostrano che la DaD non ha portato particolari limitazioni agli studenti, evidenziando al contrario evidenti benefici in termini di organizzazione e gestione di lezioni ed esami. Inoltre, il livello di soddisfazione degli studenti alla fine del corso �� aumentato in DaD. La DaD sembra non intaccare la capacit�� dello studente di conseguire crediti, almeno in materie matematiche. Sono necessarie ulteriori indagini considerando tutti i tipi di corsi. Journal of Biomedical Practitioners, V. 5 N. 2 (2021)

  • Open Access English
    Authors: 
    Valentina Fiano; Laura De Marco;
    Publisher: Università degli Studi di Torino

    Il metodo più utilizzato per diffondere all’interno della comunità scientifica gli studi e i risultati ottenuti dai gruppi di ricerca è rappresentato dalla pubblicazione di un articolo su riviste peer-review. Il processo di pubblicazione però è sottoposto a regole da seguire non solo da parte di chi scrive l’articolo (Autore), ma anche da parte di chi lo giudica (Revisore). Oggi il numero di articoli presentati alle diverse riviste scientifiche è enorme e i Revisori hanno un ruolo essenziale nell’aiutare gli Editori nel controllo e nella verifica di questa massa di dati e informazioni scientifiche. Da qui dunque l’importanza della regolamentazione dell’attività di revisione in termini di competenza, consapevolezza dei propri doveri verso la rivista e gli Autori, correttezza nell’approccio con gli Autori e, non ultimo, conoscenza delle implicazioni etiche della ricerca e del proprio operato.

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Matilde Debenedetti; Sergio Vighetti; Paola Perozzo; Emanuela Nobile; Maria Teresa Molo; Pietro Cantafio;
    Publisher: Univesità di Torino

    Obiettivo. Il seguente studio si è concentrato sulla valutazione della variazione dell'attività elettrica cerebrale (qEEG) in diverse condizioni di rilassamento indotte attraverso l'ipnosi, in particolare: 1) condizioni di rilassamento attraverso tecniche tradizionali (TT); 2) condizioni di rilassamento attraverso tecniche rapide (TR). Materiali e Metodi. Tutti i partecipanti hanno aderito volontariamente alla sperimentazione e sono stati reclutati secondo specifici criteri anagrafici, fisici e di stato di salute. Nessun partecipante ha presentato patologie psichiatriche o neurologiche conclamate. I partecipanti si sono recati, il giorno dello studio, presso la Fondazione Molo (Torino, Italia) in una stanza illuminata e sono stati suddivisi in modo casuale nei due gruppi sperimentali (TT e TR). Per entrambi i gruppi, prima e durante la seduta di ipnosi, è stata registrata ed analizzata l’attività cerebrale valutando le principali lunghezze d’onda cerebrali (alfa, beta, theta, delta). Risultati. I dati raccolti hanno mostrato come, nel gruppo TR, ovvero nel gruppo dove il rilassamento profondo è stato ottenuto attraverso tecniche di ipnosi rapida, un significativo aumento del ritmo delta dopo l'induzione ipnotica rispetto alle registrazioni avvenute nel gruppo TT, ovvero nel gruppo dove il rilassamento è stato ottenuto con tecniche classiche. Discussione. I dati di questo studio dimostrano come le tecniche rapide permettano una modifica dello stato di coscienza più rapido e profondo, come evidenziato dall’aumento delle onde delta, rispetto alle tecniche di induzione classica. Journal of Biomedical Practitioners, V. 3, N. 2 (2019)

  • Open Access English
    Authors: 
    Sinesi, Antonia; Casu, Cinzia; Cefola, Savino; Damato, Ruggiero; Orrù, Germano;
    Publisher: Università degli Studi di Torino

    Introduction Extra virgin olive oil (EVOO) is an essential food of the Mediterranean diet (MD) and some countries in the Mediterranean area such as Italy, Spain and Greece represent the largest and most important producers in the world. In Southern Italy, precisely all through the countryside of the north of Bari in Apulia, is produced a particular type of extra virgin olive oil by cultivar "Coratina" characterized by the presence of a high content of polyphenols, the highest compared to other cultivars (1) and very rich in biocompounds. Since the last century, it was customary for the inhabitants of the area to use it for the treatment of various diseases: burns, trauma, cheilitis and processes inflammation of various kinds. Over time, this practice has gradually disappeared and almost forgotten. In recent decades, numerous studies have been published which have documented most of the beneficial effects of the Mediterranean diet in promoting human health. Its beneficial effects can largely be attributed to the consumption of extra virgin olive oil (EVOO) (2). The consumption of extra virgin olive oil is able to reduce lipid and DNA oxidation, improve the lipid profile and insulin resistance, endothelial dysfunction, inflammation, reduce blood pressure in hypertensive patients and modify the response of the immune system (3, 4). Despite its extensive use and although numerous studies on extra virgin olive oil have shown its remarkable effectiveness in healing skin burns (5, 6, 7), bedsores (8) and foot wounds in the diabetic patient (9), no scientific studies have been proposed for the treatment of traumatic ulcers in the oral cavity. In this case - report, we decided to use EVOO as a therapeutic aid in the treatment of mucosal oral injury in a prosthesis on implant-bearer patient. Key words: extra virgin olive oil, polyphenols, “Coratina” cultivar, traumatic ulcers. Journal of Biomedical Practitioners, Vol 4 No 1 (2020)

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Balossino, Nello; Coriasco, Mario Gino; Rabellino, Sergio;
    Publisher: Journal of Biomedical Practitioners
    Country: Italy

    Nella diagnostica per immagini la corretta determinazione di forme è la base per la diagnosi di una malattia o della sua assenza; la qualità con cui vengono realizzate le immagini oggetto di analisi sono sia di natura squisitamente tecnologica, come la risoluzione, il contrasto o l’energia totale, sia di natura posturale: il corretto posizionamento del paziente è determinante per poter apprezzare correttamente l’insieme ed il particolare e produrre così la giusta diagnosi. Inoltre, se si eccettuano casi come la ricerca e rappresentazione in proiezioni oblique di fratture o infrazioni occulte, nei quali vada ricercato un particolare specifico risultato e che richiedono di volta in volta azioni diverse, l’individuazione e l’utilizzo di criteri comuni per l’acquisizione è di fondamentale importanza. Essi devono poter garantire l’elevata qualità, ma soprattutto la riproducibilità del risultato dell’esame diagnostico, e sono alla base di tutte le scuole di radiologia medica, proprio allo scopo di rendere il risultato della ripresa e la sua interpretazione il meno dipendenti possibile dall’operatore. L’identificazione di particolari forme è una attività normalmente delegata alla capacità professionale di una persona esperta del dominio che, in quanto tale, è soggetta a errori di valutazione non tanto per imperizia o superficialità, ma per limiti intrinseci del nostro sistema occhio e della bidimensionalità dell’immagine, frutto della proiezione su un piano di un corpo tridimensionale. In analogia alle difficoltà connesse con la citata diagnostica per immagini, nell’approccio ai problemi legati alla corretta identificazione delle forme, può essere utile iniziare dalle problematiche di identificazione di volti; è una attività che ci appartiene e che tutti compiamo costantemente pertanto sarà più semplice comprendere le difficoltà intrinseche connesse alla percezione delle forme fisionomiche. Saranno analizzate le tecniche utilizzate per l’attività di identificazione di soggetti e le difficoltà operative che emergono quando si debba attribuire una identità sulla base di aspetti fisionomici estratti da documenti fotografici; questa attività è molto simile alla percezione morfologica di strutture anatomiche e ne condivide le difficoltà. Journal of Biomedical Practitioners, V. 1, N. 1 (2017)

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Antonia Sinesi; Cinzia Casu; Savino Cefola; Ruggiero Damato; Germano Orrù;
    Publisher: Journal of Biomedical Practitioners

    Introduzione L'olio extravergine di oliva (EVOO) è un alimento essenziale della dieta mediterranea (MD) e alcuni paesi dell'area mediterranea come Italia, Spagna e Grecia rappresentano i maggiori e più importanti produttori in tutto il mondo. In un’area geografica del sud Italia e precisamente in tutto l’agro del nord-barese della Puglia, viene prodotto un particolare tipo di olio extravergine d’oliva dalla cultivar “Coratina” caratterizzata dalla presenza di un alto contenuto in polifenoli, il più alto rispetto ad altre cultivar (1) e molto ricco di biocomposti. Fin dal secolo scorso, era consuetudine per gli abitanti della zona utilizzarlo per la cura di varie patologie: ustioni, traumi, cheiliti e processi infiammatori di varia natura. Con il tempo, questa pratica è andata via via scomparendo e quasi dimenticata. Negli ultimi decenni sono stati pubblicati numerosi studi che hanno documentato come la maggior parte degli effetti benefici della dieta mediterranea nella promozione della salute umana, può essere attribuita al consumo di olio extravergine di oliva(EVOO) (2). Il consumo di olio extravergine d'oliva è in grado di ridurre l'ossidazione lipidica e del DNA, migliorare il profilo lipidico e l'insulino-resistenza, la disfunzione endoteliale, l'infiammazione, ridurre la pressione sanguigna nei pazienti ipertesi e modificare la risposta delle difese immunitarie (3, 4). Nonostante il suo vasto utilizzo e sebbene numerosi studi sull'olio extravergine di oliva abbiano dimostrato la sua notevole efficacia nella guarigione delle ustioni della cute (5,6,7), delle piaghe da decubito (8) e delle ferite del piede nel paziente diabetico (9), nessuno studio scientifico è stato proposto per la terapia delle ulcere traumatiche nel cavo orale. In questo case-report abbiamo deciso di utilizzare l’EVOO come presidio terapeutico nel trattamento delle lesioni della mucosa orale in una paziente portatrice di protesi su impianti. Parole chiave: olio extravergine di oliva, polifenoli, cultivar Coratina, ulcere traumatiche. Journal of Biomedical Practitioners, Vol 4 No 1 (2020)

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Simona Tamburri; Marisa Di Franco; Valerio Podio; Andrea Filieri;
    Publisher: Zenodo

    Journal of Biomedical Practitioners - JBP English Abstract Aim: 99mTc-mertiatide (MAG3, mercaptoacetyltriglycine) is the most used radiopharmaceutical for nefro-urological studies. Concerning the importance to carry out a series of test in order to evaluate qualitative parameters, such as the Radiochemical Purity (R.P.), our study compared the two major chromatographic methods to perform R.P. quality control: thin layer chromatography (TLC) and solid phase extraction (SPE) (potential correction factor). Secondary aims were: the study of SPE samples different sensibility compared with different radiopharmaceuticals activity/volume ratio (0.11 GBq/ml, 0.6 GBq/ml, 0.1 GBq/ml, 0.25 GBq/ml), by reducting the volume from the standard value of 100 µl to 75 µl and 50 µl and detecting the SPE fractions by means of autoradiochromatography and gamma camera. Italian Abstract Scopo: Il 99mTc-MAG3 è il radiofarmaco più largamente impiegato per la diagnosi di alterazioni in campo nefro-urologico. Il nostro studio ha posto a confronto le due metodiche cromatografiche maggiormente utilizzate nel controllo di qualità della Purezza Radiochimica (P.R.) del 99mTc-MAG3: la cromatografia su strato sottile (TLC) e l’estrazione in fase solida (SPE), al fine di stabilire un’eventuale equivalenza tra le due o la definizione di un fattore di correzione che permetta il passaggio da una metodica all’altra senza perdita di accuratezza nell’analisi. Lo scopo secondario del lavoro è stato quello di analizzare la diversa sensibilità dei campioni SPE in relazione alla variazione della concentrazione radioattiva del radiofarmaco (0,11 GBq/ml, 0,6 GBq/ml, 0,1 GBq/ml, 0,25 GBq/ml), alla riduzione del volume di radiofarmaco dal valore standard di 100 µl a 75 µl e 50 µl ed alla modalità di acquisizione delle frazioni SPE usando uno schermo ed un lettore per autoradiocromatografia o lo strumento della gamma camera. Download free Full text https://www.ojs.unito.it/index.php/jbp/article/view/2300/2111

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Nello Balossino; Mario Coriasco; Sergio Rabellino;
    Publisher: Univesità di Torino
    Country: Italy

    Obiettivo Nell’ambito dell’attribuzione di identità a fini forensi, ci si pone il problema di oggettivare i criteri che portano al riconoscimento di un soggetto, perché ritenuto colpevole di un reato o per scagionarlo. Rendere oggettivo il riconoscimento significa potersi avvalere di metodi e metodologie consolidate e provate che, con responsi analitici, siano in grado di superare il limite della prova testimoniale, potenzialmente soggetta a distorsioni percettive e a falsi ricordi. Materiali e metodi L’estrazione da immagini digitali di informazioni semantiche relative a forme, avviene tramite operazioni di segmentazione, binarizzazione, ma soprattutto di rappresentazione e descrizione, secondo tecniche e metodi matematico/geometrici e con l’ausilio di algoritmi appropriati che automatizzano l’estrazione, l’analisi e la comparazione delle informazioni. Risultati Partendo dalle metodiche classiche per la rappresentazione e descrizione di forme, è possibile determinare dei descrittori del volto robusti rispetto a trasformazioni di roto-scalo-traslazione; le stesse metodiche sono estendibili a tutti gli ambiti in cui si renda utile la comparazione di forme relative al corpo umano su cui siano individuabili punti di repere e descrittori significativi. Conclusioni Grazie all’uso di descrittori robusti del volto, è possibile potenziare la valutazione di compatibilità nell’attribuzione di identità di soggetti, valutazione che si avvale di elementi oggettivi e inconfutabili. Gli stessi criteri sono potenzialmente estendibili a diversi ambiti in cui sia utile un confronto biometrico delle immagini. Journal of Biomedical Practitioners, V. 2, N. 2 (2018)

Include:
64 Research products, page 2 of 7
  • Open Access Italian
    Authors: 
    Alessandro Cicolin; Alessandra Giordano;
    Publisher: Journal of Biomedical Practitioners

    Introduzione L’insonnia è il più comune di tutti i disturbi del sonno interessando nel corso della vita più del 40% della popolazione. La prima scelta terapeutica è di tipo non farmacologico ed è costituita dalla terapia cognitivo-comportamentale (TCC). Negli anni, è stata studiata l’efficacia della restrizione del sonno e delle regole di igiene del sonno, considerate sia singolarmente sia come parte di un programma più completo. Obiettivo Valutare e comparare l’efficacia delle tecniche di restrizione del sonno e igiene del sonno nel trattamento dell’insonnia cronica anche in relazione alla qualità di vita. Materiali e metodi L’efficacia terapeutica è stata valutata mediante actigrafia e diario del sonno, la qualità della vita è stata auto-valutata mediante somministrazione del questionario Short Form Health Survey (SF-36). Risultati Venti soggetti hanno completato lo studio. Nel gruppo restrizione di sonno, sono state evidenziate differenze statisticamente significative (p<0.05) rispetto a T0, per quanto riguarda il tempo trascorso a letto (TIB) e la veglia infrasonno (WASO), che diminuiscono, e l’efficienza di sonno (SE), che aumenta. All’SF36, aumenta la percezione di una migliore salute in generale. Nel gruppo trattamento con igiene del sonno non si evidenziano, dopo trattamento, significative variazioni di TST, TIB, WASO e SE rispetto a T0 mentre all’SF-36 aumentano i punteggi alle sotto scale relative al concetto di salute in generale, al funzionamento fisico, al dolore e alla percezione di salute mentale. Discussione Il gruppo restrizione del sonno sembra migliorare maggiormente su parametri oggettivi actigrafici, seppur in presenza di un moderato tasso di drop-out, mentre il gruppo igiene del sonno attraverso alcuni parametri soggettivi relativi alla qualità della vita. Conclusioni Lo studio evidenzia come entrambe le tecniche siano efficaci nel miglioramento del sonno in soggetti insonni, benché su aspetti differenti. Parole chiave Insonnia, igiene del sonno, restrizione del sonno Journal of Biomedical Practitioners, Vol 4 No 1 (2020)

  • Open Access English
    Authors: 
    Casu, Cinzia;
    Publisher: Università degli Studi di Torino

    Il Case Report è una tipologia di articolo usata in differenti campi della medicina per condividere importanti informazioni con l’obbiettivo di migliorare il trattamento dei pazienti. Lo scopo è quello di descrivere un caso clinico trattato in maniera non convenzionale, precedentemente non descritto nella letteratura scientifica internazionale o documentare una condizione o una patologia che differisce da quelle tradizionalmente descritte, presentate come possibili varianti o nuove entità. I Case Report sono stati spesso fonte di ispirazione per studi clinici più ampi o per verificare la validità di un particolare strumento o di un nuovo metodo diagnostico o terapeutico. Molte sindromi sono state scoperte grazie alla pubblicazione di case report, riguardanti pazienti con sintomi e segni atipici. Essenzialmente è suddiviso in: Abstract (o riassunto, massimo 250 parole), Introduzione, Presentazione del caso, Discussione, Bibliografia. La documentazione iconografica è molto importante e deve essere di alta qualità. In questo lavoro si analizzeranno le varie fasi che compongono questa tipologia di articolo, si cercherà di dare indicazioni sulla scelta delle immagini da inserire e su come impostare una ricerca bibliografica efficace. Verrà altresì spiegata la differenza tra Case Report e Clinical Image, quest’ultimo è un articolo più semplice, con una descrizione del caso clinico di una particolare manifestazione di una lesione o una presentazione clinica atipica di una patologia. Journal of Biomedical Practitioners, V. 4 N. 2 (2020)

  • Open Access English
    Authors: 
    Stura, Ilaria; Alemanni, Alessandra; Migliaretti, Giuseppe;
    Publisher: Università degli Studi di Torino

    La Didattica a Distanza (DaD) �� diventata obbligatoria in Italia da marzo 2020, a causa dell���emergenza COVID19. In questo studio desideravamo quindi analizzare gli effetti della DaD sulle carriere accademiche degli studenti, in particolare sulla loro capacit�� di superare gli esami. In questo studio pilota, sono state analizzate le performance degli studenti del corso di Statistica Medica del Corso di Laurea in Infermieristica in tre sedi dell'Universit�� degli Studi di Torino (Cuneo, Aosta e Beinasco) negli Anni Accademici 2019-2020 e 2020-2021. Lo studio si basa su 308 studenti, il 48% dei quali ha frequentato sia le lezioni che gli esami in DaD. L'effetto del DaD sulle prestazioni degli studenti �� stato valutato utilizzando la regressione logistica modelli; i risultati sono mostrati in termini di Odds Ratio (OR) aggiustati per sesso, et�� e sede. I risultati mostrano che la DaD non ha portato particolari limitazioni agli studenti, evidenziando al contrario evidenti benefici in termini di organizzazione e gestione di lezioni ed esami. Inoltre, il livello di soddisfazione degli studenti alla fine del corso �� aumentato in DaD. La DaD sembra non intaccare la capacit�� dello studente di conseguire crediti, almeno in materie matematiche. Sono necessarie ulteriori indagini considerando tutti i tipi di corsi. Journal of Biomedical Practitioners, V. 5 N. 2 (2021)

  • Open Access English
    Authors: 
    Valentina Fiano; Laura De Marco;
    Publisher: Università degli Studi di Torino

    Il metodo più utilizzato per diffondere all’interno della comunità scientifica gli studi e i risultati ottenuti dai gruppi di ricerca è rappresentato dalla pubblicazione di un articolo su riviste peer-review. Il processo di pubblicazione però è sottoposto a regole da seguire non solo da parte di chi scrive l’articolo (Autore), ma anche da parte di chi lo giudica (Revisore). Oggi il numero di articoli presentati alle diverse riviste scientifiche è enorme e i Revisori hanno un ruolo essenziale nell’aiutare gli Editori nel controllo e nella verifica di questa massa di dati e informazioni scientifiche. Da qui dunque l’importanza della regolamentazione dell’attività di revisione in termini di competenza, consapevolezza dei propri doveri verso la rivista e gli Autori, correttezza nell’approccio con gli Autori e, non ultimo, conoscenza delle implicazioni etiche della ricerca e del proprio operato.

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Matilde Debenedetti; Sergio Vighetti; Paola Perozzo; Emanuela Nobile; Maria Teresa Molo; Pietro Cantafio;
    Publisher: Univesità di Torino

    Obiettivo. Il seguente studio si è concentrato sulla valutazione della variazione dell'attività elettrica cerebrale (qEEG) in diverse condizioni di rilassamento indotte attraverso l'ipnosi, in particolare: 1) condizioni di rilassamento attraverso tecniche tradizionali (TT); 2) condizioni di rilassamento attraverso tecniche rapide (TR). Materiali e Metodi. Tutti i partecipanti hanno aderito volontariamente alla sperimentazione e sono stati reclutati secondo specifici criteri anagrafici, fisici e di stato di salute. Nessun partecipante ha presentato patologie psichiatriche o neurologiche conclamate. I partecipanti si sono recati, il giorno dello studio, presso la Fondazione Molo (Torino, Italia) in una stanza illuminata e sono stati suddivisi in modo casuale nei due gruppi sperimentali (TT e TR). Per entrambi i gruppi, prima e durante la seduta di ipnosi, è stata registrata ed analizzata l’attività cerebrale valutando le principali lunghezze d’onda cerebrali (alfa, beta, theta, delta). Risultati. I dati raccolti hanno mostrato come, nel gruppo TR, ovvero nel gruppo dove il rilassamento profondo è stato ottenuto attraverso tecniche di ipnosi rapida, un significativo aumento del ritmo delta dopo l'induzione ipnotica rispetto alle registrazioni avvenute nel gruppo TT, ovvero nel gruppo dove il rilassamento è stato ottenuto con tecniche classiche. Discussione. I dati di questo studio dimostrano come le tecniche rapide permettano una modifica dello stato di coscienza più rapido e profondo, come evidenziato dall’aumento delle onde delta, rispetto alle tecniche di induzione classica. Journal of Biomedical Practitioners, V. 3, N. 2 (2019)

  • Open Access English
    Authors: 
    Sinesi, Antonia; Casu, Cinzia; Cefola, Savino; Damato, Ruggiero; Orrù, Germano;
    Publisher: Università degli Studi di Torino

    Introduction Extra virgin olive oil (EVOO) is an essential food of the Mediterranean diet (MD) and some countries in the Mediterranean area such as Italy, Spain and Greece represent the largest and most important producers in the world. In Southern Italy, precisely all through the countryside of the north of Bari in Apulia, is produced a particular type of extra virgin olive oil by cultivar "Coratina" characterized by the presence of a high content of polyphenols, the highest compared to other cultivars (1) and very rich in biocompounds. Since the last century, it was customary for the inhabitants of the area to use it for the treatment of various diseases: burns, trauma, cheilitis and processes inflammation of various kinds. Over time, this practice has gradually disappeared and almost forgotten. In recent decades, numerous studies have been published which have documented most of the beneficial effects of the Mediterranean diet in promoting human health. Its beneficial effects can largely be attributed to the consumption of extra virgin olive oil (EVOO) (2). The consumption of extra virgin olive oil is able to reduce lipid and DNA oxidation, improve the lipid profile and insulin resistance, endothelial dysfunction, inflammation, reduce blood pressure in hypertensive patients and modify the response of the immune system (3, 4). Despite its extensive use and although numerous studies on extra virgin olive oil have shown its remarkable effectiveness in healing skin burns (5, 6, 7), bedsores (8) and foot wounds in the diabetic patient (9), no scientific studies have been proposed for the treatment of traumatic ulcers in the oral cavity. In this case - report, we decided to use EVOO as a therapeutic aid in the treatment of mucosal oral injury in a prosthesis on implant-bearer patient. Key words: extra virgin olive oil, polyphenols, “Coratina” cultivar, traumatic ulcers. Journal of Biomedical Practitioners, Vol 4 No 1 (2020)

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Balossino, Nello; Coriasco, Mario Gino; Rabellino, Sergio;
    Publisher: Journal of Biomedical Practitioners
    Country: Italy

    Nella diagnostica per immagini la corretta determinazione di forme è la base per la diagnosi di una malattia o della sua assenza; la qualità con cui vengono realizzate le immagini oggetto di analisi sono sia di natura squisitamente tecnologica, come la risoluzione, il contrasto o l’energia totale, sia di natura posturale: il corretto posizionamento del paziente è determinante per poter apprezzare correttamente l’insieme ed il particolare e produrre così la giusta diagnosi. Inoltre, se si eccettuano casi come la ricerca e rappresentazione in proiezioni oblique di fratture o infrazioni occulte, nei quali vada ricercato un particolare specifico risultato e che richiedono di volta in volta azioni diverse, l’individuazione e l’utilizzo di criteri comuni per l’acquisizione è di fondamentale importanza. Essi devono poter garantire l’elevata qualità, ma soprattutto la riproducibilità del risultato dell’esame diagnostico, e sono alla base di tutte le scuole di radiologia medica, proprio allo scopo di rendere il risultato della ripresa e la sua interpretazione il meno dipendenti possibile dall’operatore. L’identificazione di particolari forme è una attività normalmente delegata alla capacità professionale di una persona esperta del dominio che, in quanto tale, è soggetta a errori di valutazione non tanto per imperizia o superficialità, ma per limiti intrinseci del nostro sistema occhio e della bidimensionalità dell’immagine, frutto della proiezione su un piano di un corpo tridimensionale. In analogia alle difficoltà connesse con la citata diagnostica per immagini, nell’approccio ai problemi legati alla corretta identificazione delle forme, può essere utile iniziare dalle problematiche di identificazione di volti; è una attività che ci appartiene e che tutti compiamo costantemente pertanto sarà più semplice comprendere le difficoltà intrinseche connesse alla percezione delle forme fisionomiche. Saranno analizzate le tecniche utilizzate per l’attività di identificazione di soggetti e le difficoltà operative che emergono quando si debba attribuire una identità sulla base di aspetti fisionomici estratti da documenti fotografici; questa attività è molto simile alla percezione morfologica di strutture anatomiche e ne condivide le difficoltà. Journal of Biomedical Practitioners, V. 1, N. 1 (2017)

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Antonia Sinesi; Cinzia Casu; Savino Cefola; Ruggiero Damato; Germano Orrù;
    Publisher: Journal of Biomedical Practitioners

    Introduzione L'olio extravergine di oliva (EVOO) è un alimento essenziale della dieta mediterranea (MD) e alcuni paesi dell'area mediterranea come Italia, Spagna e Grecia rappresentano i maggiori e più importanti produttori in tutto il mondo. In un’area geografica del sud Italia e precisamente in tutto l’agro del nord-barese della Puglia, viene prodotto un particolare tipo di olio extravergine d’oliva dalla cultivar “Coratina” caratterizzata dalla presenza di un alto contenuto in polifenoli, il più alto rispetto ad altre cultivar (1) e molto ricco di biocomposti. Fin dal secolo scorso, era consuetudine per gli abitanti della zona utilizzarlo per la cura di varie patologie: ustioni, traumi, cheiliti e processi infiammatori di varia natura. Con il tempo, questa pratica è andata via via scomparendo e quasi dimenticata. Negli ultimi decenni sono stati pubblicati numerosi studi che hanno documentato come la maggior parte degli effetti benefici della dieta mediterranea nella promozione della salute umana, può essere attribuita al consumo di olio extravergine di oliva(EVOO) (2). Il consumo di olio extravergine d'oliva è in grado di ridurre l'ossidazione lipidica e del DNA, migliorare il profilo lipidico e l'insulino-resistenza, la disfunzione endoteliale, l'infiammazione, ridurre la pressione sanguigna nei pazienti ipertesi e modificare la risposta delle difese immunitarie (3, 4). Nonostante il suo vasto utilizzo e sebbene numerosi studi sull'olio extravergine di oliva abbiano dimostrato la sua notevole efficacia nella guarigione delle ustioni della cute (5,6,7), delle piaghe da decubito (8) e delle ferite del piede nel paziente diabetico (9), nessuno studio scientifico è stato proposto per la terapia delle ulcere traumatiche nel cavo orale. In questo case-report abbiamo deciso di utilizzare l’EVOO come presidio terapeutico nel trattamento delle lesioni della mucosa orale in una paziente portatrice di protesi su impianti. Parole chiave: olio extravergine di oliva, polifenoli, cultivar Coratina, ulcere traumatiche. Journal of Biomedical Practitioners, Vol 4 No 1 (2020)

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Simona Tamburri; Marisa Di Franco; Valerio Podio; Andrea Filieri;
    Publisher: Zenodo

    Journal of Biomedical Practitioners - JBP English Abstract Aim: 99mTc-mertiatide (MAG3, mercaptoacetyltriglycine) is the most used radiopharmaceutical for nefro-urological studies. Concerning the importance to carry out a series of test in order to evaluate qualitative parameters, such as the Radiochemical Purity (R.P.), our study compared the two major chromatographic methods to perform R.P. quality control: thin layer chromatography (TLC) and solid phase extraction (SPE) (potential correction factor). Secondary aims were: the study of SPE samples different sensibility compared with different radiopharmaceuticals activity/volume ratio (0.11 GBq/ml, 0.6 GBq/ml, 0.1 GBq/ml, 0.25 GBq/ml), by reducting the volume from the standard value of 100 µl to 75 µl and 50 µl and detecting the SPE fractions by means of autoradiochromatography and gamma camera. Italian Abstract Scopo: Il 99mTc-MAG3 è il radiofarmaco più largamente impiegato per la diagnosi di alterazioni in campo nefro-urologico. Il nostro studio ha posto a confronto le due metodiche cromatografiche maggiormente utilizzate nel controllo di qualità della Purezza Radiochimica (P.R.) del 99mTc-MAG3: la cromatografia su strato sottile (TLC) e l’estrazione in fase solida (SPE), al fine di stabilire un’eventuale equivalenza tra le due o la definizione di un fattore di correzione che permetta il passaggio da una metodica all’altra senza perdita di accuratezza nell’analisi. Lo scopo secondario del lavoro è stato quello di analizzare la diversa sensibilità dei campioni SPE in relazione alla variazione della concentrazione radioattiva del radiofarmaco (0,11 GBq/ml, 0,6 GBq/ml, 0,1 GBq/ml, 0,25 GBq/ml), alla riduzione del volume di radiofarmaco dal valore standard di 100 µl a 75 µl e 50 µl ed alla modalità di acquisizione delle frazioni SPE usando uno schermo ed un lettore per autoradiocromatografia o lo strumento della gamma camera. Download free Full text https://www.ojs.unito.it/index.php/jbp/article/view/2300/2111

  • Open Access Italian
    Authors: 
    Nello Balossino; Mario Coriasco; Sergio Rabellino;
    Publisher: Univesità di Torino
    Country: Italy

    Obiettivo Nell’ambito dell’attribuzione di identità a fini forensi, ci si pone il problema di oggettivare i criteri che portano al riconoscimento di un soggetto, perché ritenuto colpevole di un reato o per scagionarlo. Rendere oggettivo il riconoscimento significa potersi avvalere di metodi e metodologie consolidate e provate che, con responsi analitici, siano in grado di superare il limite della prova testimoniale, potenzialmente soggetta a distorsioni percettive e a falsi ricordi. Materiali e metodi L’estrazione da immagini digitali di informazioni semantiche relative a forme, avviene tramite operazioni di segmentazione, binarizzazione, ma soprattutto di rappresentazione e descrizione, secondo tecniche e metodi matematico/geometrici e con l’ausilio di algoritmi appropriati che automatizzano l’estrazione, l’analisi e la comparazione delle informazioni. Risultati Partendo dalle metodiche classiche per la rappresentazione e descrizione di forme, è possibile determinare dei descrittori del volto robusti rispetto a trasformazioni di roto-scalo-traslazione; le stesse metodiche sono estendibili a tutti gli ambiti in cui si renda utile la comparazione di forme relative al corpo umano su cui siano individuabili punti di repere e descrittori significativi. Conclusioni Grazie all’uso di descrittori robusti del volto, è possibile potenziare la valutazione di compatibilità nell’attribuzione di identità di soggetti, valutazione che si avvale di elementi oggettivi e inconfutabili. Gli stessi criteri sono potenzialmente estendibili a diversi ambiti in cui sia utile un confronto biometrico delle immagini. Journal of Biomedical Practitioners, V. 2, N. 2 (2018)

Send a message
How can we help?
We usually respond in a few hours.