Il corso online "IA e Robotica: nuove generazioni, nuove visioni" è una delle iniziative che fanno parte del progetto STACY (Secondary TeAcher CommuniTY), coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per le Tecnologie Didattiche (CNR-ITD). STACY è uno degli otto progetti del Training Program di RAISE, un'iniziativa finanziata dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) per la creazione e il rafforzamento di ecosistemi dell'innovazione tecnologica e digitale, e per la promozione della collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali. La finalità principale del corso è fornire ai docenti metodi e strumenti per stimolare in aula una riflessione critica sui temi dell'Intelligenza Artificiale e della Robotica in visione prospettica, così da permettere agli studenti e alle studentesse di approcciarsi alle nuove tecnologie in maniera consapevole. Qui di seguito gli obiettivi specifici dell'azione formativa suddivisi nei 5 moduli in cui è articolato il corso online. M1 - Introduzione a AI, Robotica e Pensiero Anticipatorio - Acquisire conoscenze di base sull'Intelligenza artificiale (AI) e la Robotica - Conoscere e comprendere le possibili applicazioni dell'AI e della Robotica alla didattica - Acquisire conoscenze di base sui Future Studies e sul concetto di Pensiero Anticipatorio (Anticipatory Thinking) M2 - Perché è importante parlare di futuro - Comprendere le motivazioni per cui si parla di futuro e si promuovono i Future Studies - Riflettere sull'impatto dei Future Studies sull'individuo e sulla società - Conoscere le possibili implicazioni fattuali ed etiche dei Future Studies in vari campi di applicazione M3 - Il Metodo Backcasting - Acquisire competenze di base sul metodo del Backcasting - Comprendere le possibili applicazioni didattiche del metodo del Backcasting M4 - Progettare attività di riflessione prospettica in classe - Progettare una breve attività didattica in grado di stimolare una riflessione critica e prospettica da parte degli studenti sulle applicazioni e le possibili evoluzioni dell'AI&R - Personalizzare la progettazione didattica in base alle esigenze del gruppo classe. M5 - Realizzare in classe l'attività progettata - Condurre e sperimentare in classe l'attività progettata nel modulo precedente; - Valutare le ricadute sugli studenti e sulle studentesse dell'attività condotta in classe.
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La Quarta Rivoluzione Industriale ha annunciato una serie di trasformazioni culturali, economiche e sociali di profondo rilievo. L’ampia accelerazione tecnologica che stiamo vivendo, indubbiamente, crea un valore enorme, aumentando la produttività e facilitando il benessere collettivo. Tuttavia, la tecnica, oltre a stravolgere il mon- do del lavoro e della produzione, l'organizzazione del si- stema economico e, più in generale, la quotidianità, allo stesso tempo, opera una rivoluzione della coscienza uma- na, della comprensione del mondo interiore ed esteriore degli individui. Le tecnologie digitali non sono soltanto strumenti che si limitano a modificare il modo in cui inte- ragiamo con il mondo, ma sono, soprattutto, sistemi che influenzano sempre di più il modo in cui comprendiamo il mondo e ci rapportiamo ad esso, così come il modo in cui concepiamo noi stessi e interagiamo tra noi. Oggi, in maniera progressivamente accelerata, si dà atto di un’e- rosione sistematica dell’esperienza puramente umana da parte della tecnica, in particolar modo nell’ambito del nascere, vivere e morire. Seppur la tecnologia moltiplichi esponenzialmente le connessioni e le interazioni tra per- sone ed organizzazioni, tuttavia, non ha incoraggiato tendenze che vadano nella direzione del benessere collet- tivo. Inoltre, il processo di deterioramento del sistema va- loriale non ha risparmiato il diritto, fenomeno umano per eccellenza. Pertanto, un sistema che non registra, come in passato, un forte legame tra progresso tecnico-scientifico e creazione di valori che orientino al bene collettivo, ri- chiede l’innovazione parallela dei modelli di pensiero, nonché la ridefinizione delle categorie con le quali i sape- ri umanistici e scientifici approcciano la realtà. A partire dall’analisi di questo contesto, questo contributo afferma l’idea della necessarietà di etica e filosofia quali elemen- ti imprescindibili ai fini della sostenibilità della quarta rivoluzione industriale. I principi etici, invero, educano la collettività ad agire valutando gli effetti delle proprie azioni sulla natura e sugli altri, e nel lungo periodo. L’e- tica, infatti, quale filosofia morale o scienza del bene, stabilisce relazioni strutturali tra l’agire umano e i mezzi per conseguirlo, affinché si mantenga il “bene in sé” quale fine ultimo. The Fourth Industrial Revolution introduced a series of profound cultural, economic and social transformations. The wide technological accele- ration we are experiencing, undoubtedly, creates enormous value, increasing productivity and faci- litating collective well-being. However, technology, in addition to upsetting the world of work and production, the organization of the economic sy- stem and, more generally, everyday life, at the same time, brings a revolution in human consciousness, in the comprehension of the inner and outer world of individuals. Digital technologies are not just to- ols that only change the way we interact with the world, but they are, above all, systems that increa- singly influence the way we understand the world and relate to it, as well as the way we interact with it, the way we conceive of ourselves and interact with each other. Today, in a progressively accelera- ted manner, we face a systematic erosion of purely human experience by technology, especially in the context of being born, living and dying. In particu- lar, although technology exponentially multiplies the connections and interactions between people and organizations, however, it has not encouraged trends that go in the direction of collective well- being. Furthermore, the process of deterioration of the value system has not spared law, a human phe- nomenon par excellence. Therefore, a system that does not register, as in the past, a strong link betwe- en technical-scientific progress and the creation of values that orient towards the collective good, requires the parallel innovation of the models of thought, as well as the redefinition of the catego- ries with which humanities and sciences approach reality. Starting from the analysis of this context, this contribution affirms the idea of the necessity of ethics and philosophy as essential elements for the sustainability of the fourth industrial revolu- tion. Ethical principles, indeed, educate the com- munity to act by evaluating the effects of its actions on nature and on the others, and in the long term. Ethics, in fact, as a moral philosophy or science of good, establishes structural relationships between human action and the means to achieve it, so that "good in itself " is maintained as the ultimate goal.
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Oltre 60 ricercatori di 10 diversi Paesi, coordinati dall'università Federico II di Napoli, hanno messo a punto una piattaforma web che permette di capire qual è la combinazione migliore per ottimizzare la produzione quantificandone anche l'impatto ambientale. Quindici i programmi a disposizione, tra cui anche uno per lo stoccaggio di carbonio nei suoli. E' il progetto europeo Land Support nelle parole di Tommaso Romano, presidente del consorzio di tutela del pomodoro San Marzano, del coordinatore del progetto, Fabio Terribile dell'Università Federico II di Napoli, di Alessia Perego dell'Università di Milano e di Marialaura Bancheri, ricercatrice del CNR.
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Questo documento riassume le principali tecnologie didattiche hardware e software utilizzabili in base all'età per lo sviluppo dei concetti scientifici nelle nuove generazioni.
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Il contributo nasce da un approccio interdisciplinare allo studio delle tra-sformazioni territoriali: ne sono autori, infatti, geografi, fisici e ingegneri ambientali esperti di telerilevamento. L’obiettivo è quello di studiare la recente espansione del capitalismo agricolo in una regione strategica per l’economia del Mezzogiorno: la Piana del Sele. In pochi anni, questo territorio a forte vocazione agri-cola ha conosciuto una drastica alterazione della copertura del suolo, che, se nel 2012 registrava un sostanziale equilibrio tra seminativi e serre, nel 2018, in appena sei anni, ha visto una crescita ponderosa delle serre a scapito proprio dei seminativi. È questa la conseguen-za dell’espansione della cosiddetta “quarta gamma” nel mercato or-tofrutticolo - esplosa anche in Italia nelle ultime due decadi – ovvero la produzione in serra di prodotti freschi, lavati e pronti al consumo. Si tratta di un fenomeno che, oltre alla valenza commerciale, ha dei riverberi geo-economici, sociali e ambientali di prim’ordine. In primo luogo, la penetrazione nei mercati locali dei grandi capitalisti agricoli; in secondo luogo, la riduzione della capacità degli ecosistemi di assi-curare beni e servizi; in terzo luogo, il depauperamento del paesaggio e il potenziale aumento del rischio idrogeologico. La metodologia d’indagine prevede l’analisi dei cambiamenti del-la land cover nei comuni di Battipaglia e Bellizzi, nella provincia di Salerno, nel segmento temporale 2012-2018 attraverso l’Urban Atlas Copernicus, realizzato utilizzando dati satellitari ad altissima risolu-zione. Attraverso il software InVEST, ai cambiamenti osservati è stata abbinata la quantificazione della perdita generata dalla riduzione dei beni e servizi ecosistemici. The paper arises from an interdisciplinary approach to the study of ter ritorial transformations: in fact, its authors are geographers, physicists and environmental engineers who are experts in remote sensing. The aim is to study the recent expansion of agricultural capitalism in a strategic region for the economy of the South: the Sele Plain. In just a few years, this territory with a strong agricultural vocation has experienced a drastic alteration of the land cover: in 2012 there was a substantial bal ance between arable land and greenhouses, but in 2018, in just six years, there was a substantial growth of greenhouses own detriment of arable land. This is the consequence of the expansion of the so-called “fourth range” in the fruit and vegetable market - which has also grown up in Italy in the last two decades - or rather the greenhouse production of fresh, washed and ready-to-eat products. It is a phenomenon which, in addition to its commercial value, has first-rate geo-economic, social and environmental effects. First, the penetration of local markets by large ag ricultural capitalists; secondly, the reduction of the ability of ecosystems to provide goods and services; thirdly, the depletion of the landscape and the potential increase in hydrogeological risk. The survey methodology involves the analysis of land cover changes in the municipalities of Battipaglia and Bellizzi, in the province of Salerno, in the 2012-2018 time span through the Urban Atlas Copernicus, created using very high resolution satellite data. Through the InVEST software, the observed changes were combined with the quantification of the loss generated by the reduction of the ecosystem goods and services.
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L’autore mette a confronto due modalità diverse di insegnamento universitario, in presenza e a distanza, mostrando che le stesse denominazioni rinviano a stereotipi inadeguati a comprendere la realtà e le potenzialità della tecnologia e della telematica e denuncia i ritardi culturali che hanno inibito lo sviluppo e l’adozione delle nuove tecnologie in ambiti come la didattica universitaria. The author compares two different typologies of university teaching, in-person and online, showing that they both point to stereotypes that are inadequate to understand the reality and true potential of technology and telematics. A shortcoming decrying a cultural lag that has inhibited the development and implementation of new technologies in such fields as university teaching.
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L?elaborato presenta i presupposti empirici e le fasi di avvio di una ricerca sul campo volta a studiare il fenomeno della coltivazione di lavanda da parte di piccoli imprenditori agricoli locati sulle aree montane dell?Appennino emiliano-romagnolo, con un focus specifico sulla provincia di Modena e di Bologna. Il contributo, di stampo esplorativo, tratteggia quindi il quadro di riferimento e propone una prima analisi di contesto, mappando la realt� dei produttori agricoli delle zone montane e collinari indicate, esplorando le metodologie colturali impiegate, le variet� di lavanda coltivate e gli utilizzi, sia della pianta fresca, che in termini di produzione di semilavorati (olio essenziale, essiccati), i canali di vendita e le modalit� di approccio al mercato. Obbiettivo finale del progetto � quello di evidenziare criticit� e punti di forza della produzione di lavanda in Appennino.
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Sommario 1. Introduzione 3. Progetti 3.1.1 Fonte di finanziamento 3.1.2 Ambiti di ricerca 3.1.3 Repository 3.1.4 Personale 3. Competenze 3.1.1 Ambiti 3.1.2 ALTRO 3.1.3 COMPETENZE VERTICALI 3.1.4 SUGGERIMENTI 5. CONCLUSIONI ALLEGATI A. PROGETTI PER AMBITI DI RIFERIMENTO B. RICOGNIZIONE CAWI (COMPUTER ASSISTED WEB INTERVIEW) C. SCHEDE INVIATE PER LA COMPILAZIONE ON-LINE
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The author considers the landscape as an infrastructure capable of responding to the critical issues concerning the environmental, social and economic spheres and he suggests a methodology for identifying landscape units through the support of modern geo-informatic and geo-spatial techniques. The study presents the potentialities (and limits) of GiScience and Geographic Information Systems (Gis) to support traditional landscape analysis, understand the evolutionary dynamics of the territories, address the current knowledge on the topic in favor of an active protection of the cultural and natural heritage and, finally, involve local communities in decision-making processes. El autor considera el paisaje como una infraestructura capaz de contestar a las criticidades ambientales, sociales y económicas, y se propone sugerir una metodología para individualizar las Unidades de paisajes por medio del aporte de las modernas técnicas geo-informáticas y geo-espaciales. La propuesta presenta las potencialidades (y los límites) de la GiScience y los Sistemas de información geográfica (Sig) para sostener los tradicionales análisis paisajistas, comprender las dinámicas evolutivas de los territorios, dirigir el conocimiento en favor de una tutela activa del patrimonio cultural y natural y comprometer a las comunidades en los procesos de evaluación. L'autore considera il paesaggio come un’infrastruttura in grado di rispondere alle criticità ambientali, sociali ed economiche e suggerisce una metodologia per l’individuazione delle Unità di paesaggio mediante il supporto delle moderne tecniche geo-informatiche e geo-spaziali. La proposta presenta le potenzialità (e i limiti) della GiScience e i Sistemi di informazione geográfica (Sig) per supportare le tradizionali analisi paesaggistiche, comprendere le dinamiche evolutive dei territori, indirizzare la conoscenza a favore di una tutela attiva del patrimonio culturale e naturale e coinvolgere le comunità locali nei processi valutativi e decisionali. O autor considera a paisagem como uma infraestrutura capaz de responder aos problemas de ordem sociais e econômicos e sugere uma metodologia para a identificação das Unidades de paisagem, com o auxílio das modernas técnicas de geo-informática e geo-espaciais. São apresentadas as potencialidades (e os limites) da GiScience e Sistemas de informação geográfica (Sig) como apoio às análises paisagísticas tradicionais e compreender as dinâmicas evolutivas do território, permitindo uma tutela do patrimônio cultural e natural efetiva e o envolvimento das comunidades locais nos processos de decisão.
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Oltre 60 ricercatori di 10 diversi Paesi, coordinati dall'università Federico II di Napoli, hanno messo a punto una piattaforma web che permette di capire qual è la combinazione migliore per ottimizzare la produzione quantificandone anche l'impatto ambientale. Quindici i programmi a disposizione, tra cui anche uno per lo stoccaggio di carbonio nei suoli. E' il progetto europeo Land Support nelle parole di Tommaso Romano, presidente del consorzio di tutela del pomodoro San Marzano, del coordinatore del progetto, Fabio Terribile dell'Università Federico II di Napoli, di Alessia Perego dell'Università di Milano e di Marialaura Bancheri, ricercatrice del CNR.
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Questo documento riassume le principali tecnologie didattiche hardware e software utilizzabili in base all'età per lo sviluppo dei concetti scientifici nelle nuove generazioni.
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Il contributo nasce da un approccio interdisciplinare allo studio delle tra-sformazioni territoriali: ne sono autori, infatti, geografi, fisici e ingegneri ambientali esperti di telerilevamento. L’obiettivo è quello di studiare la recente espansione del capitalismo agricolo in una regione strategica per l’economia del Mezzogiorno: la Piana del Sele. In pochi anni, questo territorio a forte vocazione agri-cola ha conosciuto una drastica alterazione della copertura del suolo, che, se nel 2012 registrava un sostanziale equilibrio tra seminativi e serre, nel 2018, in appena sei anni, ha visto una crescita ponderosa delle serre a scapito proprio dei seminativi. È questa la conseguen-za dell’espansione della cosiddetta “quarta gamma” nel mercato or-tofrutticolo - esplosa anche in Italia nelle ultime due decadi – ovvero la produzione in serra di prodotti freschi, lavati e pronti al consumo. Si tratta di un fenomeno che, oltre alla valenza commerciale, ha dei riverberi geo-economici, sociali e ambientali di prim’ordine. In primo luogo, la penetrazione nei mercati locali dei grandi capitalisti agricoli; in secondo luogo, la riduzione della capacità degli ecosistemi di assi-curare beni e servizi; in terzo luogo, il depauperamento del paesaggio e il potenziale aumento del rischio idrogeologico. La metodologia d’indagine prevede l’analisi dei cambiamenti del-la land cover nei comuni di Battipaglia e Bellizzi, nella provincia di Salerno, nel segmento temporale 2012-2018 attraverso l’Urban Atlas Copernicus, realizzato utilizzando dati satellitari ad altissima risolu-zione. Attraverso il software InVEST, ai cambiamenti osservati è stata abbinata la quantificazione della perdita generata dalla riduzione dei beni e servizi ecosistemici. The paper arises from an interdisciplinary approach to the study of ter ritorial transformations: in fact, its authors are geographers, physicists and environmental engineers who are experts in remote sensing. The aim is to study the recent expansion of agricultural capitalism in a strategic region for the economy of the South: the Sele Plain. In just a few years, this territory with a strong agricultural vocation has experienced a drastic alteration of the land cover: in 2012 there was a substantial bal ance between arable land and greenhouses, but in 2018, in just six years, there was a substantial growth of greenhouses own detriment of arable land. This is the consequence of the expansion of the so-called “fourth range” in the fruit and vegetable market - which has also grown up in Italy in the last two decades - or rather the greenhouse production of fresh, washed and ready-to-eat products. It is a phenomenon which, in addition to its commercial value, has first-rate geo-economic, social and environmental effects. First, the penetration of local markets by large ag ricultural capitalists; secondly, the reduction of the ability of ecosystems to provide goods and services; thirdly, the depletion of the landscape and the potential increase in hydrogeological risk. The survey methodology involves the analysis of land cover changes in the municipalities of Battipaglia and Bellizzi, in the province of Salerno, in the 2012-2018 time span through the Urban Atlas Copernicus, created using very high resolution satellite data. Through the InVEST software, the observed changes were combined with the quantification of the loss generated by the reduction of the ecosystem goods and services.
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L’autore mette a confronto due modalità diverse di insegnamento universitario, in presenza e a distanza, mostrando che le stesse denominazioni rinviano a stereotipi inadeguati a comprendere la realtà e le potenzialità della tecnologia e della telematica e denuncia i ritardi culturali che hanno inibito lo sviluppo e l’adozione delle nuove tecnologie in ambiti come la didattica universitaria. The author compares two different typologies of university teaching, in-person and online, showing that they both point to stereotypes that are inadequate to understand the reality and true potential of technology and telematics. A shortcoming decrying a cultural lag that has inhibited the development and implementation of new technologies in such fields as university teaching.
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handle: 11380/1228922
L?elaborato presenta i presupposti empirici e le fasi di avvio di una ricerca sul campo volta a studiare il fenomeno della coltivazione di lavanda da parte di piccoli imprenditori agricoli locati sulle aree montane dell?Appennino emiliano-romagnolo, con un focus specifico sulla provincia di Modena e di Bologna. Il contributo, di stampo esplorativo, tratteggia quindi il quadro di riferimento e propone una prima analisi di contesto, mappando la realt� dei produttori agricoli delle zone montane e collinari indicate, esplorando le metodologie colturali impiegate, le variet� di lavanda coltivate e gli utilizzi, sia della pianta fresca, che in termini di produzione di semilavorati (olio essenziale, essiccati), i canali di vendita e le modalit� di approccio al mercato. Obbiettivo finale del progetto � quello di evidenziare criticit� e punti di forza della produzione di lavanda in Appennino.